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COME ARRIVARE
Il comune di Auletta è raggiungibile attraverso l'autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria) con uscita al casello di Sicignano degli Alburni e seguendo la S.S. 19ter fino al bivio per Auletta.
La stazione FS più vicina è quella di Buccino, sulla linea Salerno-Potenza, con collegamenti giornalieri per Salerno.
Il comune è raggiungibile anche mediante autobus di autolinee private e pubbliche con collegamenti per Salerno e Napoli.
Le più importanti frazioni o località sono:
Mattina, Scerze, Ponte, Libertino e Cardineta, raggiungibili tramite la SS.19/ter e distano dal centro urbano dai 5 ai 2 Km.
UN PO' DI STORIA
Sulle origini del toponimo sono state avanzate varie ipotesi. Secondo una leggenda citata dal Pacichelli, la città più antica sarebbe stata fondata dal mitico Auleto, compagno di Enea, dopo essersi riposato a Palinuro. Qualcuno invece afferma che il termine Auletta sia un fitonimo: dal momento che la zona è piena di ulivi, si fa derivare il nome da "olea" e infatti troviamo la città nominata come "olibola" nel 1095 e come "olivola" nel 1131. Altri ancora attribuiscono origini greche al nome (Auletta fu fiorente colonia greca tra il VII e VI sec. a.C.), facendolo derivare da "Auletes" che vuol dire "suonatori di flauto" e richiamandosi alle origini pastorali del primo nucleo abitato, che pare si sia stanziato nella zona vicina alla Grotta dell'Angelo.
I primi abitanti, che si erano stabiliti nella località "Tempa di Donna Rosa", si trasferirono successivamente sulla riva del fiume Tanagro.
Intorno all'anno Mille, sorsero nel paese molte chiese e l'eremitaggio di San Giacomo sul monte omonimo. All'incirca nella stessa epoca, Auletta era fortificata e ad essa si poteva accedere attraverso tre porte corrispondenti ad altrettante strade: Porta del Castello, Porta del Fiume e Porta Rivelino o Piano. Era già stato costruito anche il Castello Marchesale con le sue superbe torri, parte integrante del sistema di difesa del Ducato di Salerno che nel 1535 permise di resistere alle truppe spagnole di Carlo V. Proprio attorno ad esso, in epoca longobarda, il paese, più volte distrutto e abbandonato in passato, rinacque.
In epoca normanna, questa terra fu dominata da Guglielmo di Principato, appartenente alla stirpe degli Altavilla, poi dai Gesualdo, dai Vitilio e dai più nobili Di Gennaro, ultima famiglia feudataria di Auletta. Nel periodo aragonese, essa divenne "terra promiscua" del feudo di Caggiano.